Angela Smisek

Bio

ll mio percorso è stato lento, quasi da autodidatta per certi versi! Ho scoperto questo mondo quando ho deciso di farmi tatuare per la prima volta da Luca Mamone: da quel momento la mia vita è cambiata! Una volta ogni due mesi circa (a seconda delle disponibilità economiche) scendevo a Roma da Bologna – dove frequentavo l’Accademia di Belle Arti – per farmi tatuare e cercare di rubare consigli da lui mentre mi tatuava. In questo Luca è stato il migliore, pur non avendolo accanto tutti i giorni ha saputo darmi forza, darmi consigli utilissimi e incoraggiamento quando più ne avevo bisogno.
Oltre che per il mio percorso personale e per la cosiddetta gavetta negli studi che mi davano la possibilità di assistere, mi ritengo una tatuatrice della “vecchia scuola” anche perchè ho conosciuto il tatuaggio quando ancora veniva eseguito con gli aghi saldati in studio e poi sterilizzati in autoclave… Un ricordo molto lontano e vissuto per poco tempo, fortunatamente, visto che la resa finale non era paragonabile a quella attuale degli aghi monouso.
L’ispirazione per i miei lavori è frutto di una ricerca che guarda al passato, dai primi tatuatori americani del ‘9oo: Bert Grimm, Owen Jensen, Paul Roger, Bob Shaw, Cap Coleman, Stoney e il pluricitato Sailor Jerry. Rielaboro i soggetti in chiave tradizionale attraverso l’utilizzo di linee e forme che rimandano a quello stile, ma con un segno distintivo.
Quando penso agli aspetti che più mi piacciono del tradizionale, penso a lavori realizzati con linee bold: a queste amo abbinare particolari con linee più sottili che impreziosiscano i miei lavori. Ad esempio, nella serie delle “boule de neige” utilizzo una linea spessa per tracciare il profilo della palla, e poi passo a un tratto più sottile per la realizzazione dei particolari al suo interno. Questa stessa scelta stilistica è applicata alla serie dei volti: uomini e donne rigorosamente anni’30 arricchiti al loro interno da una serie di particolari (fiori, paesaggi, ecc.).
Non so quale direzione prenderò, perchè sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, che renda i lavori solidi ed essenziali. qualche anno fa, durante un viaggio a Tokyo, sono rimasta affascinata dalla cultura e dalla mitologia delle stampe tradizionali. Mi hanno invogliata ad ampliare le mie conoscenze del tatuaggio giapponese e lo studio dei relativi soggetti, della struttura dei fondi e degli abbinamenti cromatici. Ho avuto modo di applicare tutto questo alla pratica solo un paio di volte, ma spero di approfondire ancora di più nel prossimo futuro.
Termoli
è la mia città natale, dove ho vissuto fino ai 18 anni. A Bologna ho frequentato l’Accademia di Belle Arti e nel frattempo ho scoperto Roma, che non è mia stata una sede operativa, ma che rappresenta il punto di partenza del mio lavoro. Finita l’Accademia ho deciso di spostarmi a Valencia, dove ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare in uno studio. L’esperienza e durata solo qualche mese, fino a quando mi sono decisa a tornare in ltalia e ho scelto Milano. Lavoro qui dal 2008 ed è qui che sono cresciuta, sia artisticamente che tecnicamente, grazie ai diversi studi con cui ho collaborato: Colors Tattoo, Officina Tattoo, The Saint Mariner e Liberarte, dove sono attualmente impegnata.
Dopo anni passati fuori casa, ho deciso di tornare alle origini. Sentivo da tempo l’esigenza di aprire un posto tutto mio, nel quale accogliere le persone ed esprimermi in totale
libertà. All’inizio la scelta più ovvia sembrava essere Milano, ma è scattato qualcosa e ho capito di volermi riavvicinare a persone e affetti della mia città natale. Senza mai abbandonare Milano però, anzi. Questa città, rimane il mio punto di riferimento per amici, colleghi e clienti e continuerò a lavorarci due settimane al mese, facendo la spola con Termoli.
Il mio studio mi rispecchia molto. Il Rose Cross nasce il 5 Gennaio del 2015, dall’unione di alcuni elementi iconografici della scuola tradizionale: la rosa (che amo in particolar modo) e la croce. Il nome si rifà anche al leggendario ordine segreto dei Rosenkreuzer, una società segreta nata in Germania nel XVll secolo, formata da un piccolo gruppo di individui che condividevano l’interesse per alchimia, misticismo e occultismo. Il simbolo originale dei “Rosa Croce” era naturalmente una croce, con una rosa rossa al centro. Io l’ho rivisitato per il mio studio aggiungendo un’ancora che per me è il simbolo di vicinanza con il mare e con Termoli.
Questo è il lavoro più bello del mondo, fine della storia. Ognuno di noi ha scelto i tatuaggi che porta addosso provando un sentimento preciso che ha deciso di ricordare per sempre. Un momento della vita, bello, brutto, giusto o sbagliato che sia… è la nostra storia. Ognuno nel corso della vita ha commesso errori e scelte sbagliate o indovinato amori e sogni, il bello di ricordarlo perchè abbiamo vissuto e sono parte di noi! Solo chi non vive non ha segni addosso.